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Dino Campana “poeta di tutto il mondo”, auto definizione del poeta nella testimonianza di una marradese. 23 ottobre.

“Ricordati io sono Dino Campana poeta di tutto il mondo”
Svelato il nome della testimone della frase attribuita a Campana

Alla conferenza dibattito che si è tenuto sabato u. s. a Marradi dal titolo La vita e l’opera di Dino
Campana “ poeta di tutto il mondo” sono intervenuti Mirna Gentilini, presidente del Centro
Studi Campaniani, Roberto Cellini ed Elisabetta Pucci, l’uno presidente e l’altra operatrice
culturale del Centro d’Arte Modigliani di Scandicci. Ha portato il saluto dell’amministrazione
l’assessore alla cultura Francesca Farolfi. Nella sua introduzione Mirna Gentilini ha svelato che le
parole virgolettate sono del poeta, come le ha raccontato Anna Maria Nati, amica d’infanzia e già
docente alla facoltà di Economia e Commercio di Firenze. A lei furono riportate da Iris Maretti,
cugina di sua madre che volentieri rammentava di quando a Gamberaldi, davanti ad una tazza di
buon caffè Campana le aveva detto : “Ricordati io sono Dino poeta di tutto il mondo” . La
testimonianza trova riscontri, sappiamo infatti che il nostro poeta vagabondo e gran camminatore
andava spesso a Gamberaldi ospite della pittrice Bianca Minucci Fabbroni o di Pietro Costa
discendente da parte di madre della famiglia Pescetti, che era “dedito al caffè del quale è
avidissimo” ed infine ci sta che Campana, accanto al quale la poesia si sentiva “come una scossa
elettrica”, abbia detto quella frase, esprimendo la consapevolezza della grandezza della sua opera
che valorizza senza sosta l’esistente e il mondo.Roberto Cellini, presidente del Centro d’Arte
Modigliani, nel suo escursus dei vari incontri realizzati in questi anni di collaborazione tra le due
associazioni ha messo in evidenza i temi affrontati: dal rapporto Campana e Rimbaud a quello con i
suoi detrattori, mentre Elisabetta Pucci,scrittrice ed operatrice culturale si è soffermata in particolare
sul viaggio “chiamato amore” del poeta con Sibilla Aleramo. Durante la conferenza è stato
evidenziata l’universalità dei Canti Orci, un piccolo libro di sole 173 pagine , tradotto in quasi tutte
le lingue, che “non smette di parlarci ed emozionarci”, come scrive Turchetta nella recente
biografia sul poeta. A conferma di ciò Mirna Gentilini ha elencato alcuni dei molti
eventi(escludendo quelli del Centro Studi) realizzati quest’anno nel nome di Campana in Italia e nel
mondo: un trek nelle foreste Casentinesi, uno spettacolo musicale a Campobasso, l’uscita di un
nuovo pezzo di Caparezza che si apre con i versi de “La petite promenade du poète”, un saggio su
Campana e l’Argentina all’interno di una pubblicazione della City University di New York, un
concerto a Le Mans in Francia, ecc.
Alla conferenza che si è svolta nella sala del Centro Studi nel rispetto delle norme antiCovid ha
partecipato un pubblico attento ed interessato che è intervenuto nel dibattito con domande e
riflessioni sul tema. Passi dei Canti Orfici letti da Walter Scarpi con la sua bella voce e cantati e
musicati in modo nuovo ed originale dal “Duo Chiari” ( Mariasole e Leonardo) hanno intervallato e
concluso la conferenza

Si parlerà della vita e dell’opera di Dino Campana, sottolineandone l’universalità, sabato 23
ottobre 2021,ore 16, a Marradi in Via Castelnaudary 5, nella conferenza dibattito, organizzata dal
Centro Studi Campaiani in collaborazione con il Centro D’Arte Modigliani di Scandicci e il
patrocinio del Comune di Marradi. Il titolo dell’incontro nasce da una testimonianza di una
marradese a cui Campana davanti ad una tazzina di buon caffè disse : “Ricordati io sono Dino, poeta
di tutto il mondo”, esprimendo la consapevolezza della grandezza della sua opera che valorizza
senza sosta l’esistente e il mondo. I Canti Orfici,tradotti in tutte le lingue, non solo sono infatti uno
dei libri fondamentali del novecento ma sono già entrati con prepotenza nel XXI secolo, perché,
come scrive Turchetta nella recente biografia del poeta, sono “un capolavoro che non smette di
parlarci ed emozionarci”.A conferma di quanto scritto menzioniamo alcuni dei molti eventi(non
novero quelli del Centro Studi ) realizzati quest’anno nel nome di Campana in Italia e nel
mondo:un trek nelle foreste Casentinesi, uno spettacolo musicale a Campobasso, l’uscita di un
nuovo pezzo di Caparezza che si apre con i versi de “La petite promenade du poète”, un saggio su
Campana e l’Argentina all’interno di una pubblicazione della City University di New York, un
concerto a Le Mans in Francia, ecc.
Il programma dell’incontro prevede dopo il saluto dell’assessore alla cultura Francesca Farolfi, gli
interventi di Mirna Gentilini, presidente del Centro Studi Campaniani, di Roberto Cellini ed
Elisabetta Pucci, l’uno presidente e l’altra operatrice culturale del Centro d’Arte Modigliani di
Scandicci ; le letture di passi dei Canti Orfici di Walter Scarpi e di quelle musicali del “Duo
Chiari” ( Mariasole e Leonardo) intervallano e concludono la conferenza.
Ricordiamo che a settembre u. s. nella biblioteca di Scandicci,organizzata dal Centro d’Arte
Modigliani si è tenuta una conferenza dibattito sullo stesso tema.
Si precisa che l’ingresso è libero ma è obbligatorio il Green Pass.

Convegno Scandicci
Invito 23 ottobre Marradi Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”