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Ci ha lasciato Guido Mariani , ceramista faentino di grande valore e appassionato campaniano.

Abbiamo appreso con dispiacere  la notizia della scomparsa di Guido Mariani, un ceramista di grande valore che amava la poesia di Dino Campana. Abbiamo avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo a Marradi nel 2015 in occasione di una mostra di scultura in ceramica del gruppo “Percorsi Accademici di Scultura” da lui diretto e coordinato.  Ho ripreso in mano il bel catalogo e rileggendo l’introduzione che avevo scritto ho notato che manca un ringraziamento a lui, ideatore dell’iniziativa, che spinse undici ceramisti faentini a misurarsi con la poesia  dell’illustre marradese.  Mi sono  chiesta il perché e mi è tornato alla mente che al nostro primo cordiale incontro in cui  accolsi con entusiasmo la sua proposta , fece seguito un diverbio  per l‘allestimento della mostra per il quale  mi  risentii  molto : forse lo scritto  risale  a quei giorni.

Lui se ne dimenticò subito invece   e indusse me a fare altrettanto. La mostra  ebbe successo e rimase aperta presso il Museo “Artisti per Dino Campana “ nei mesi di ottobre  e novembre 2015 . Spiccava nella sala la sua grande scultura  intitolata “Faenza” ispirata ad un passo   de “La Notte” accanto alla  quale aveva scritto : Se mai fosse possibile trovare un gesto, una movenza che travalichi la femminilità che trasuda nei bordelli, ebbene Dino vi riesce conferendo alla bella di turno la grazia di un cinedo… Ricordo con  piacere una nostra conversazione sulla poesia di Campana e la sua “sete di plasticità” e sulle opere esposte:  ogni autore aveva cercato nei Canti Orfici la frase che maggiormente poteva offrire una forte suggestione.
  In seguito la mostra  fu  allestita in altre città e Mariani non dimenticò ogni volta di invitarmi .  Tenendo fede ad una sua promessa,  nel 2017 venne a portare in dono l’opera del figlio Emiliano, un trittico  dal titolo “ricordi”  che è andato ad arricchire la collezione del Museo dedicato a Campana

Marradi, 5 aprile 2021

Mirna Gentilini
( Presidente Centro Studi Campaniani)